CUNEO, Chiesa Santa Maria della Pieve

Andrea Pozzo (1672), Riposo durante la fuga in Egitto

Info:

Via Fossano 3 - 12100 CUNEO
Tel.: 0171692153 - Fax: 0171453112
E-mail: pieve@diocesicuneo.it
Sito: www.diocesicuneo.it
Parroco: Giraudo don Lorenzo

Orario messe:
(17.30) 9.30

Cenni storici:

L’edificio, attuale sede della parrocchia di Santa Maria della Pieve, è stato costruito come chiesa dell’attiguo collegio dei Gesuiti, oggi Municipio. La posa della prima pietra, su progetto di Giovenale Boetto, ebbe luogo il 10 novembre 1655 e la consacrazione avvenne il 25 novembre 1673, pur essendo officiata già da dieci anni.
Impresario costruttore fu Martino Rusca, che affidò al fratello Carlo la decorazione a stucco e il ricco apparato statuario.
Essendo la chiesa principalmente destinata alla predicazione e alle confessioni, si utilizzò la pianta ad aula unica, particolarmente cara ai Gesuiti. I coretti superiori – a cui si accedeva da passaggi sopraelevati ancora visibili - erano in parte utilizzati dal vicino collegio.
Con la soppressione dei Gesuiti nel 1773, la chiesa passò al demanio sabaudo che ne fece permuta con l’amministrazione parrocchiale di Santa Maria della Pieve, fino a quel tempo situata sul lato opposto della città e successivamente distrutta per far posto ai bastioni difensivi. Con l’occasione la chiesa già dei Gesuiti, divenuta parrocchia, venne attrezzata con fonte battesimale, recuperato dalla vecchia pieve.
L’ultimo intervento significativo avvenne nel XIX secolo e comportò la decorazione della volta e la variazione di alcuni elementi iconografici negli altari, per renderli più consoni alle nuove funzioni parrocchiali.

Visita guidata:

Facciata

La decorazione si ispira al salmo “Sia lodato il Nome del Signore dall’Oriente all’Occidente” con evidente rimando al tema missionario nelle belle statue seicentesche che raffigurano un cinese, un indio la nobiltà e l’amor materno.


Battistero

Proveniente dalla vecchia Pieve, posto dietro a una cancellata in ferro battuto, è costituito da una tazza marmorea ovale con piede a volute e tabernacolo con la scena del peccato originale. È del XVII secolo.


Altari laterali

La scelta dei titoli e dell’iconografia degli altari risale all’impostazione voluta dai Gesuiti ed è tutta incentrata sul Nome di Gesù a cui era dedicato l’altar maggiore. Il trigramma IHS compare più volte nella decorazione della chiesa. Il Nome di Gesù venne affidato dall’angelo a Giuseppe e alla Vergine Immacolata (i due altari del lato sinistro); lo stesso nome era annunciato dai missionari Gesuiti, ad iniziare dal famoso Francesco Saverio, ed era fonte di sapienza per gli studenti del vicino collegio, di cui era patrono Francesco Borgia (i due altari del lato destro). Degni di nota sono il ricco apparato statuario delle cappelle e le decorazioni in stucco; da non perdere assolutamente la splendida tela dell’altare di san Giuseppe, dipinta da Andrea Pozzo, uno dei grandi nomi del Barocco, nel 1672. Interessante anche la tela con San Francesco Saverio, Sant’Ignazio e San Luigi Gonzaga in adorazione della Madonna con il Bambino in cui compare una bella veduta della città fortificata di Cuneo a fine Seicento.


Presbiterio

L’attuale sfondo a pianta curvilinea è dovuto al progetto di Francesco Gallo del 1725; questo rinnovamento interessò anche l’altar maggiore, realizzato nel 1727 da Matteo Buzzi e Francesco Aprile in marmi policromi intarsiati. Il coro è di proporzioni molto ridotte, non essendo prerogativa della Compagnia di Gesù l’ufficiatura comunitaria. La grande pala d’altare, datata intorno al 1640, è stata attribuita a Bartolomeo Caravoglia, pittore a conoscenza della lezione caravaggesca: rappresenta la Circoncisione di Gesù Bambino e ci ricorda la dedicazione originaria della chiesa al Nome di Gesù.


Pulpito

È collocato a metà parete, nella posizione acusticamente più funzionale ai fedeli, strumento indispensabile per la predicazione che era un caposaldo della pastorale gesuitica, insieme alla confessione, al cui servizio sono disposti, sotto il pulpito e ai lati dell’aula, sei confessionali.


Volta

Fu affrescata nel 1838 da Giuseppe Toselli di Peveragno con scene della Vita della Vergine: il tema non si riferisce pertanto all’origine gesuitica della chiesa, ma alla successiva intitolazione al Nome di Maria.


Sacrestia

È un ampio salone luminoso, probabilmente ristrutturato all’epoca dell’intervento di Francesco Gallo nel 1725. Gli eleganti armadi barocchi in noce portano sulla cimasa il trigramma IHS, che rimanda al Nome di Gesù.


Tribuna

È sorretta da quattro eleganti telamoni in stucco, presenta un bel parapetto ligneo settecentesco con decorazione scolpita. Nella grande cassa lignea ottocentesca vi è un organo opera dei fratelli Vittino del 1874.

CREDITS

Regia: Gianluca de Angelis
Post-Produzione: TEKLA TV
Copywriter e ricerca: Laura Marino


FINANZIAMENTI

 
ROTARY CLUB Cuneo 1925
ROTARY CLUB Cuneo Alpi del Mare


RINGRAZIAMENTI

Don Lorenzo Rosso