VALDIERI, Area archeologica e museo

Gli scavi

L’area archeologica si trova sulla vecchia strada per Valdieri, in un’ampia area pianeggiante ai piedi della Rocca San Giovanni e della Punta Saben. Le pareti rocciose proteggono la zona dai venti freddi e trattengono il calore favorendo la presenza di particolari insediamenti di carattere naturalistico, come testimoniano la presenza della Riserva del Ginepro Fenicio e del Sentiero delle Farfalle. Queste caratteristiche – unite alla magnifica posizione affacciata sulla confluenza delle acque – sono probabilmente all’origine della scelta di questo luogo come spazio di sepoltura. Qui, infatti, gli scavi effettuati tra 1984 e 2001 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte hanno messo in luce una piccola necropoli a cremazione in uso tra XIV e VI secolo a.C. Le poche sepolture, la posizione privilegiata e il lungo periodo di utilizzo del sito fanno pensare che esso fosse destinato a personaggi particolarmente importanti come capi o sacerdoti. Nel complesso sono state individuate undici tombe e un cenotafio, che rappresenta la volontà dei vivi di mantenere memoria di un individuo morto o sepolto lontano dalla comunità. Il rito funebre in uso era quello della cremazione e gli scavi hanno evidenziato anche un’area destinata ai roghi funebri.
Del complesso fanno parte anche 8 capanne in legno destinate all’accoglienza, per immergersi nella natura e nella storia.


La capanna e il percorso didattico

Nel 2013, nello spazio alle spalle della necropoli, è stata realizzata una capanna con finalità didattica, fedele ricostruzione di una struttura dell’età del Bronzo. Con lo stesso principio, intorno alla capanna sono stati collocati uno spazio per la coltivazione, una fornace per la cottura della ceramica e un recinto per animali. Queste strutture sono fruibili grazie all’animazione culturale e a specifici programmi didattici che illustrano le attività pratiche dell’età del bronzo come la nobile arte della tessitura, la fabbricazione di oggetti in ceramica, l’allevamento di pecore e maiali (qui documentato tra II e I millennio a.C.). In mancanza di oggetti originali di provenienza cuneese, la capanna e gli arredi sono stati riprodotti sulla base di modelli attestati in contesti coevi nell’Italia settentrionale; in particolare la capanna è stata progettata a partire dai dati di scavo del sito di Ponte San Marco di Calcinato, in provincia di Brescia. I dati di scavo testimoniano come in epoca protostorica questi edifici fossero realizzati in quercia o frassino, legni resistenti e flessibili; per la ricostruzione di Valdieri è stato però scelto il castagno, più semplice da reperire. Le pareti sono costituite da un intreccio in rami di nocciolo ricoperti di fango, sabbia e paglia; la struttura è in parte visibile per ragioni didattiche. La copertura del tetto è in paglia di segale, secondo una tradizione attestata in Valle Gesso anche in tempi molto più recenti.


Il museo: frammenti di storia

Lo spazio museale è allestito all’interno di Casa Lovera, che affaccia sulla principale piazza del paese, e ha come titolo “Frammenti di storia. Vivere e morire in Valle Gesso 3.000 anni fa”. Una prima sezione ospita reperti provenienti da scavi e rinvenimenti in diverse località della valle che attestano una frequentazione a partire dall’età del Rame (3.500 – 2.200 a.C.). Capitoli specifici sono dedicati alle Grotte del Bandito di Roaschia, uno dei più importanti siti del Piemonte con attestazione di orso delle caverne, e alla necropoli di Entracque rimasta in uso dal V secolo a.C. fino al II secolo d.C. La seconda sezione è dedicata alla necropoli protostorica e mette in mostra i reperti restituiti dalle tombe, illustrando attraverso disegni le pratiche funerarie dell’età del Bronzo e dell’età del Ferro. Gli apparati didattici danno significato agli oggetti attraverso commenti e disegni e permettono di comprenderne la funzione originale: è il caso delle fibule e degli elementi metallici utilizzati nell’abbigliamento femminile, divenuti il simbolo del percorso archeologico.


CREDITS

Regia: Paolo Ansaldi
Post-Produzione: VDEA Produzioni
Traduzioni: Europa 92
Copywriter e ricerca: Laura Marino


FINANZIAMENTI

ATL del Cuneese


RINGRAZIAMENTI

Marco Gandino


PER SAPERNE DI PIÙ

https://www.parcoalpimarittime.it/visita/da-vedere/necropoli-di-valdieri-e-museo