SERRA DI PAMPARATO, Museo degli Usi della Gente di Montagna

Il museo

Il museo sorge a Serra, frazione del comune di Pamparato, all’interno di un palazzo storico risalente al XVIII secolo di proprietà comunale. Dopo un lungo periodo di abbandono lo spazio è tornato fruibile grazie alla Pro Loco e alla generosità di molti anziani del paese che hanno donato oggetti e condiviso ricordi in grado di mantenere vive la memoria e le tradizioni del territorio. Il museo è divenuto così un punto di riferimento per la raccolta di oggetti e immagini del passato, e conserva oggi un prezioso archivio di fotografie scattate dagli anni Venti del Novecento in poi: ritratti di famiglia, persone al lavoro, ricordi di momenti salienti della nostra storia, come la scuola, le cerimonie, la guerra… L’allestimento si sviluppa su due piani e ospita anche una biblioteca e uno spazio della comunità per incontri e laboratori.


Gli spazi ricostruiti

Particolarmente suggestive sono le ricostruzioni degli ambienti quotidiani che rivivono davanti ai nostri occhi. Al piano d’ingresso troviamo la stanza da letto, con curiosi oggetti per riscaldare il letto nelle fredde notti di montagna, gli oggetti per la toeletta, il cadregon forà e le camicie da notte. Nella cucina rivivono gli oggetti utilizzati per la preparazione delle antiche pietanze e la conservazione dei cibi: la muschera, che riparava dagli insetti, la ghiacciaia e i servizi di piatti usciti dai laboratori ceramici della vicina Mondovì. L’aula di scuola è stata allestita con banchi in legno trovati nelle cantine del palazzo, la lavagna, le bacchette per l’insegnamento, giochi, inchiostro, calamaio e strumenti didattici degli anni Venti. Attirano l’attenzione del visitatore i banchetti in legno appositamente forati per contenere le scodelle per il pranzo dei più piccoli, da accompagnare con le immancabili filastrocche. Uno spazio molto suggestivo è infine la sala del pozzo, collocata al piano interrato dell’edificio: i secchi per recuperare l’acqua e le tinozze per lavare i panni con la cenere sembrano lontani anni luce dalle nostre comodità quotidiane!


Lavoro e risorse

Attraverso una precisa suddivisione per capitoli e tipologie di oggetti, il museo offre anche uno spaccato interessante sulle coltivazioni e le lavorazioni di un tempo. Ampio spazio è dedicato alla trasformazione delle castagne, risorsa primaria di questo territorio, e ai lavori agricoli. Sono esposti attrezzi per togliere la buccia e trattare le castagne secche, l’emina per misurarle le granaglie, il vaglio manuale, il pettine per la raccolta dei mirtilli, le trappole per i roditori e le talpe. Altri attrezzi rimandano alla lavorazione del vino e del burro: abbiamo gli strumenti utilizzati dalla mungitura fino alla separazione del latte dalla panna, i bolli per il burro, il torchio, le botti e i macchinari per l’imbottigliamento, che doveva essere fatto durante la luna nuova del mese di febbraio. Infine, il prezioso telaio da poco restaurato racconta i passaggi della tessitura: il macchinario – utilizzato fino agli anni Settanta - è appartenuto ad un’anziana signora del borgo delle Arotte che da giovane lavorava come tessitrice di tessuti in canapa.


CREDITS

Regia: Paolo Ansaldi
Post-Produzione: VDEA Produzioni
Traduzioni: Europa 92
Copywriter e ricerca: Laura Marino


FINANZIAMENTI

ATL del Cuneese


RINGRAZIAMENTI

Luciano Nasi, Carlo Vernassa


PER SAPERNE DI PIÙ

museo.prolocoserra@gmail.com