FOSSANO, Museo Federico Sacco

Il Museo

Lungo Via Roma, arteria principale di Fossano, nei locali della tesoreria della Cassa di Risparmio ha sede il Museo Federico Sacco. Nato nel 2016 e inaugurato nel 2021 con i fondi del progetto transfrontaliero INTERREG V ALCOTRA "L'Aventure géologique" tra Italia e Francia, il museo ha come obiettivo di stimolare il turismo geologico e valorizzare alcuni dei siti geomorfologici e paesaggistici rappresentativi della storia delle Alpi. Del progetto fanno parte una app per dispositivi mobili, un sito web specifico con percorsi e giochi che esplorano i 22 geositi coinvolti e uno spettacolare video che accompagna nella visita al museo e ci fa viaggiare nel tempo insieme ai due personaggi protagonisti del progetto: Martel e Sacco.


Eduard Alfred Martel e Federico Sacco

Due sono i personaggi rappresentativi del progetto: il primo è Eduard Alfred Martel, speleologo, geografo e cartografo francese, considerato il padre della speleologia moderna. Dopo gli studi in giurisprudenza, nel 1888, iniziò la sua carriera di speleologo. Dal 1888 al 1893 ha esplorato e descritto oltre 230 cavità e grotte, riconosciuto 250 chilometri di gallerie di cui ha eseguito rilievi e trame precise. Nel 1905 esplorò il Grand Canyon du Verdon; per questo ancora oggi porta il suo nome un sentiero del canyon più grande d'Europa.
Federico Sacco nasce a Fossano nel 1864. Si appassiona molto presto alla geologia e alle scienze legate alla natura in genere. È stato membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino, professore di paleontologia, professore di geologia al Politecnico di Torino e presidente del Comitato Italiano di Glaciologia. Oltre al suo lavoro sui fossili terziari del Piemonte, Federico Sacco ha scritto diverse monografie sui ghiacciai del Monte Bianco: Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Ha scritto oltre 700 pubblicazioni tra libri monografici, articoli su giornali e su riviste scientifiche nonché numerosi fogli della Carta Geologica d'Italia. Così Federico Sacco definiva la geologia: “Questo studio riesce ad associare la ricerca della verità alla contemplazione del bello, oltre che dell'utile, come esercizio di ginnastica naturale.” Sacco fu sempre molto legato alla sua terra, e creò la Fondazione che porta il suo nome, tutt'ora esistente, alla quale dobbiamo la realizzazione del museo geologico a lui ispirato.


Sala Federico Sacco

La prima sala è interamente dedicata alla figura di Federico Sacco. Molti sono i rimandi alla città di Fossano dalla quale Federico ha iniziato ad osservare il mondo: “dalla mia natìa cittadina, che fronteggia il Monviso, fin da giovinetto ammiravo, uscendo appena di casa, l’ardita piramide dentata…”. Qui sono esposti alcuni dei volumi scientifici scritti da Federico Sacco e molti fossili correlati alle sue ricerche, fra cui alcuni della sua collezione e altri provenienti dall'Università di Torino. Questi molluschi bivalvi rappresentano la tipica fauna delle sabbie plioceniche intorno a Fossano. Sacco fu tra gli autori della monumentale opera in 30 volumi "I Molluschi dei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria", che ancora oggi è un punto di riferimento per gli studi. Fra le opere più conosciute citiamo "Le Alpi", edito dal Touring Club Italiano nel 1934, che illustrava una visione d'insieme delle conoscenze geologiche sulla catena alpina, e che fu l'antesignana della nascita del turismo alpino, e "Il bacino terziario e quaternario del Piemonte: bibliografia, geologia pura, paleontologia, geologia applicata", opera enciclopedica pubblicata da Sacco a soli 26 anni di età, che accoglie il visitatore nella prima vetrina.


La seconda sala

La sala successiva accoglie il visitatore con una spettacolare spirale del tempo, che spiega la successione delle ere geologiche. Questa sezione punta apertamente sugli apparati didattici, come il tavolo interattivo che permette di esplorare le caratteristiche delle diverse rocce grazie all’utilizzo di secchiellini contenenti i reperti. Ad ogni frammento corrispondono numerose informazioni che possono essere approfondite secondo gli interessi del singolo visitatore; si può ampliare lo sguardo sui panorami della provincia di Cuneo o sulle foto storiche di Federico Sacco e di Édouard Alfred Martel. Altre installazioni e pannelli mostrano la formazione delle rocce sedimentarie e magmatiche con ricostruzioni fatte da ologrammi, l'ambiente delle grotte cuneesi, la complessa storia della cattura del Tanaro, mentre un grande schermo proietta video a tematica geologica. Una sezione particolare è dedicata alla Foresta Fossile di Fossano, scoperta nell’agosto 2016 dal fossanese Pier Luigi Beraudo nelle marne del fiume Stura, a valle del ponte di San Lazzaro. Si tratta di un piccolo giacimento di legno fossile con resti di conifere che può fornire preziose informazioni sulle condizioni ambientali di circa 4 milioni di anni fa. Nella piccola saletta attigua, appositamente oscurata, una vetrina mostra i minerali fluorescenti: è possibile accendere a scelta le luci nel visibile o nell'UV per osservare come cambiano le emissioni luminose.


Sala didattica

L'ultima sala è l'aula didattica, dotata di LIM, tavolo e baule didattico, con supporti dedicati al tema geologico, che può essere utilizzato per lezioni frontali dedicate sia agli insegnanti che agli studenti desiderosi di approfondire la materia. In particolare, il baule didattico contiene banner grafici autoportanti che presentano i panorami dei geositi italiani e francesi, 6 Unità Didattiche complete di schede grafiche plastificate, esemplari di rocce provenienti dai geositi interessati e di fossili provenienti da diverse regioni del mondo, molteplici attività didattiche e sperimentali pensate per bambini d’età scolare compresa tra gli 8-12 anni, perché la scoperta geologica sia davvero un’avventura.


CREDITS

Regia: Paolo Ansaldi
Post-Produzione: VDEA Produzioni
Traduzioni: Europa 92
Copywriter e ricerca: Laura Marino


FINANZIAMENTI

Fondazione e Cassa di Risparmio di Fossano


RINGRAZIAMENTI

Flavio Bauducco


PER SAPERNE DI PIÙ

www.fondazionefedericosacco.it | aventuregeologique.com